VINI ROSATI IN BAG IN BOX
Il vino rosato sfuso vuole rispondere a una domanda sempre più frequente di una bevuta semplice e a bassa gradazione alcolica che si abbina a tutte le stagioni dell’anno. Per questo, il bag in box è il packaging alternativo ideale che preserva la freschezza del vino, entra perfettamente in frigo e riduce il costo per bottiglia. I rosati che trovi su Sfusobuono sono vini profumati, colorati e non filtrati prodotti in modo naturale in vigna e in cantina.
TIPOLOGIA
REGIONI
VITIGNI
PRODUTTORI
Rosato Salento IGT 3L - Agricola Q
- Consigliati
- Più venduti
- A-Z
- Z-A
- Il più economico
- Il più caro
- Il meno recente
- Il più recente
Prima hai visto anche
SCOPRI DI PIÙ SUI VINI ROSATI
I MIGLIORI VINI ROSATI IN BAG IN BOX
Molto spesso siamo soliti pensare ai rosati come a un fenomeno moderno, frutto di un trend di consumo passeggero e modaiolo, vinelli da bere durante l’anno che raggiungono il loro picco di diffusione in primavera e in estate, quando le temperature iniziano ad alzarsi e di bere rossi non si ha più voglia. Il vino rosato è invece parte fondante di alcune culture regionali, specie nel sud Italia, che l’hanno sempre consumato, in particolare sfuso durante i pasti, qualcosa di molto lontano dai rosé da aperitivo che si legano anzi alla tradizione più popolare.
La testa vola fin da subito in Puglia, patria dei rosati italiani più noti a livello mondiale, a base soprattutto di Negroamaro e di Primitivo, oppure di blend di vitigni internazionali e locali. Le piccole cantine naturali prediligono l’utilizzo di varietà tipiche del territorio e, tramite le loro vinificazioni attente e delicate, hanno l’obiettivo di tirare fuori il volto più autentico e genuino di questa tipologia. Ne vanno da esempio il Rosato Salento IGT di Agricola Q, giovane cantina fondanta nel 2020 e portata avanti da Antonio e Mina del Prete, figlia del noto artigiano del vino pugliese Natalino del Prete e il Rosato Murgia IGT di Morasinsi a base di uve Aglianico in purezza vinificate con soli lieviti indigeni e senza filtrazione.
In Abruzzo, il rosato, localmente detto Cerasuolo, è da sempre compagno perfetto di pasti casalinghi e in osteria, considerato come una versione più gastronomica e beverina del Montepulciano classico vinificato in rosso. I rosati d’Abruzzo in bag in box, lungi dall’essere dei vinellini scarichi e senza carattere, si presentano nella maggior parte dei casi di un bel colore amarena brillante, dotati di un sorso fresco, pieno e piacevolmente minerale. Uno splendido rappresentante di questa categoria è sicuramente Rosato Colline Pescaresi IGT di MorMaj, così come il Vino Rosato Abruzzo di Francesco Cirelli, un volto storico del vino naturale in Abruzzo.
COME SI PRODUCE IL VINO ROSATO?
Le tecniche enologiche di produzione dei vini rosati prevedono l’utilizzo di uve a bacca rossa vinificate in maniera particolare al fine di generare il classico colore rosé che ci aspettiamo di vedere nel bicchiere. Spoiler alert: no, il rosato non si fa miscelando vini bianchi e rossi insieme! Esistono fondamentalmente due modalità classiche:
- macerazione sulle bucce: le uve rosse vengono vendemmiate, un filo in anticipo, e lasciate macerare a contatto con le bucce, dove sono contenuti gli antociani, pigmenti idrosolubili responsabili della colorazione del vino. Per dare a rosé dalle tonalità più tenui, tipiche dei vini di Provenza, non si superano solitamente le 6-12 ore di contatto. I rosati in bag in box disponibili su Sfusobuono sono caratterizzati da un colore più intenso e carico, dovuto a una macerazione sulle bucce di almeno 24 ore.
- salasso o saignée - termine francese che letteralmente significa ‘sanguinamento’ - ovvero una tecnica enologica legata soprattutto a produzioni convenzionali che consiste nell’aggiunta di mosto da uve rosse all’interno di mosto bianco. Questa modalità è soprattutto impiegata nella produzione di basi spumante per Champagne e Metodo Classico.
ABBINAMENTO VINO ROSATO E CIBO
I rosati in bag in box si prestano perfettamente a pranzi all’aperto, pic-nic e aperitivi al tramonto, grazie alla loro delicatezza di beva ed estrema piacevolezza olfattiva. I rosé del Piemonte, come quello di Valli Unite e 'IL Rosato', sono ottimi abbinati a un tagliere misto di salumi del territorio d’origine, in particolare salame crudo e cotto, e di formaggi freschi o di media stagionatura come un caprino, una robiola o una toma di Roccaverano. I rosati del sud invece possono tranquillamente accompagnare piatti più complessi come una zuppetta di pesce o cozze alla marinara, così come una tradizionale pizza margherita o una pinsa con stracciatella, rucola e pomodorino ciliegino.
Su Sfusobuono puoi trovare una bella selezione di vini rosati naturali in bag in box provenienti da diverse regioni italiane, realizzati con pratiche biologiche e/o sostenibili in vigna e senza additivi chimici in cantina. Scopri rosé bag in box a prezzi competitivi e fatti ispirare dagli abbinamenti gastronomici, dalle offerte e dai consigli della scheda tecnica.