LA BARBERA
La Barbera è un vino che come pochi altri è in grado di raccontare con schiettezza e autenticità l’anima vera dello sfuso in Italia. L'immagine vola subito alle damigiane che i nostri nonni piemontesi andavano a ritirare in cantina per poi imbottigliarla. Bevuta giovane, sfodera grinta gastronomica e freschezza ed è questo il lato che più ci piace di lei! Su Sfusobuono puoi trovare diverse espressioni di Barbera in bag in box: pillale tutte!
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La terra del Barbera
La Barbera è un vitigno a bacca rossa originario della regione Piemonte, in particolare delle province di Asti e di Alessandria, dove ha trovato il suo terroir di assoluta elezione. Lo sapevi che la metà del vino prodotto in Piemonte è a base Barbera? Tra gli areali vinicoli più vocati, dove son nate anche le DOC e DOCG più prestigiose, è doveroso citare: Nizza Monferrato, Agliano e Vinchio. La cantina Tenuta il Nespolo, con cui collaboriamo fin dall’inizio del progetto Sfusobuono, ha proprio sede in questo felice terroir, precisamente a Moasca. È coltivato anche in diverse province del nord e del centro Italia, in particolare in Lombardia, in modo particolare nell’Oltrepò Pavese, in Emilia-Romagna tra i Colli Piacentini, Bolognesi e di Parma e infine in Sardegna. In Italia contende al Sangiovese, la palma di vitigno a bacca rossa più coltivato in Italia, con un totale di oltre 50.000 ettari impiantati.
L’uva Barbera è anche coltivato in alcune regioni d'Europa, soprattutto in Francia e Spagna, ma è soprattutto il vitigno italiano più esportato all’estero, in modo particolare nel Nuovo Mondo, dove ha riscosso un grande successo soprattutto in Argentina e in California. Questo perchè si tratta di un vitigno piuttosto resistente, che non richiede cure maniacali in vigna e può quindi essere coltivato con più semplicità in terroir diversi.
Profumi e gusti del vino Barbera
I vini a base Barbera sono tipicamente caratterizzati da una spiccata acidità e freschezza, timbro rappresentativo di questo vitigno, specialmente se vinificato in purezza e gustato in annata, come nel caso del vino sfuso. Dal punto di vista organolettico ha un sapore fruttato, secco e asciutto, sostenuto da una spalla acida di tutto rispetto. Alla vista si presenta di un colore rosso rubino intenso e al naso dona spiccate note di piccoli frutti rossi come ciliegia, ribes e lampone.
La Barbera in bag in box è solitamente vinificata in tini di acciaio inox, senza invecchiamenti in botti o barrique di legno, che vengono per lo più destinati alle etichette commercializzate in bottiglia, con macerazioni medio-brevi sulle bucce, in modo tale da mantenere intatto il frutto e la vinosità dell’uva. Può essere apprezzato sia come vino da tutto pasto, sia come che da aperitivo o da merenda (in Piemonte chiamata ‘sinoira’), sempre prestando attenzione alla temperatura di servizio che consigliamo sia tra i 16° e i 18°.
C’era una volta la Barbera
La storia della Barbera è antica; si pensa che il vitigno sia stato introdotto in Piemonte dai coloni romani, intorno al I secolo a.C. Nel corso dei secoli, la Barbera è diventata uno dei vitigni più diffusi e apprezzati in Piemonte, grazie alla sua grande resistenza alle malattie e alle condizioni climatiche difficili. La prima menzione importante e riconosciuta risale al 1798 ed è precisamente contenuta nella ‘Istruzione sulla coltivazione delle viti e sul metodo migliore di fare e conservare i vini’ redatta dal Conte Nuvolone. A partire da questa pubblicazione, il legame tra la Barbera e la regione Piemonte si consolida sia dal punto di vista delle radici dell’uva, sia per quanto riguarda la sua tradizione popolare. Il vino Barbera è stato riconosciuto come DOC nel 1967 ed è uno dei vini più apprezzati in Italia e nel mondo.
Ma la storia non è tutto: l’uva Barbera diventa protagonista anche di poesie e prose italiane, portando la sua popolarità a livelli altissimi. Giosuè Carducci ha scritto: “Generosa Barbera. Bevendola ci pare d’esser soli in mare sfidanti una bufera”. Giovanni Pascoli invece nella raccolta poetica Odi e inni, dedica al vitigno questi versi: “Ciapin fedele, frema negli oscuri / Vetri segnati dalla cauta cera, / quella vendemmia! Resti ancor, maturi / quella barbera!”. Il vino barbera grazie a questa visibilità letteraria, raggiunge picchi di fama mai visti prima e inizia a diffondersi ben oltre i confini regionali sabaudi.
Cosa mangiare insieme alla Barbera sfusa?
La Barbera in bab in box è molto versatile e gastronomica e può essere abbinata a diversi tipi di piatti, sia quelli tipici della tradizione culinaria piemontese, sia ricette che hanno origini diverse. Grazie alla sua acidità risulta perfetta insieme a un tagliere di salumi, in primis il salame crudo, ma anche prosciutto crudo e pancetta. Un sorso di Barbera aiuta a pulire il palato dalla grassezza dei piatti, lasciando la bocca pronta per un nuovo morso. Questo vino rappresenta come pochi altri la tradizione dello sfuso in Italia, venduto da sempre in damigiana, oggi nel bag in box trova un nuovo confezionamento adatto alle generazioni più giovani. Per sua stessa definizione trova nella cucina casalinga il suo miglior abbinamento, con un ruolo di accompagnatore e mai di protagonista, accompagna egregiamente preparazioni tipiche dei pranzi e delle cene di tutti i giorni come spaghetti al pomodoro, penne all’amatriciana, risotto allo zafferano, per rimanere sui primi piatti, ma anche filetti di manzo alla piastra, hamburger di verdure e spadellate di verdure miste.
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